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Una questione di sopravvivenza omichannel.

“The European Green Deal aims to make Europe climate neutral by 2050, boost the economy through green technology, create sustainable industry and transport, and cut pollution. Turning climate and environmental challenges into opportunities will make the transition just and inclusive for all.” (Qui l’articolo completo)

L’obiettivo europeo è eccezionalmente corretto e al contempo tocca molteplici aree di intervento perché un fatto è certo, se si vuole raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione entro il 2050 è necessario agire a livello sistemico, non è solo una questione di modificare l’Energy Mix, che di per sé e per alcuni stati è davvero un cambiamento profondissimo, si aggiunge complessità alla complessità, ma in che senso? Per esempio è necessario creare un consenso maggioritario sulla transizione perché un aspetto cruciale è -anche- coinvolgere la popolazione e pertanto il Green Deal ha uno strumento, un meccanismo, che si chiama Just Transition Mechanism ed è stato pensato per finanziare tutti quei progetti capaci di alleviare gli effetti della transizione: se chiudi una miniera, dove reimpieghi i lavoratori? Per fare un esempio semplice. Un altro punto sono i cosiddetti SDGs : i Sustainable Developments. La strategia europea è connessa alla 2030 Agenda for Sustainable Development oltre che al Paris Agreement, riassumendo SDGs e Paris Agreement sono framework globali e condivisi con dei pillars specifici che guidano le azioni e le decisioni dell’Unione e da Brussels si presuppone vengano recepiti da ogni paese membro e da ogni paese membro a ogni organizzazione pubblica o privata fino al normale cittadino. In sostanza dovremmo essersene coscienti tutti: per questo YouSo esiste, studia per voi! Che implicazioni ha questo? Enormi. Se non vi siete persi le puntate precedenti dedicate ai combustibili fossili, vi sarete convinti che accendere la luce è un’azione complessa in condizioni geopolitiche stabili, figuriamoci quando esistono turbolenze e perciò al prossimo “Earth Hour”. facciamoci caso, in più dobbiamo essere consapevoli che l’Energia è “solo” una parte della grande transizione che ci aspetta, la questione è sistemica, ma è una fetta con un’importanza sostanziale perché il punto non è fare il passaggio da una fonte fossile a una rinnovabile, è CAMBIARE IL MODELLO e questo cambiamento ci coinvolge direttamente, non solo nei costi della bolletta, ma in come strutturiamo il nostro consumo e il nostro stile di vita, per esempio, lo sapete che il 20% della Co2 emessa deriva dal produrre un bene prodotto in un paese e consumato in un altro? La transizione ecologica, il Green Deal non sono possibili senza scelte politiche precise e senza un cambio di mentalità condiviso, se non da tutti, almeno dalla maggioranza e SOPRATTUTTO dai più giovani.  Inoltre, a livello di innovazione, disponibilità e accesso, la transizione digitale è al contempo propedeutica e cruciale a quella verde: va di pari passo. Ci torneremo.

I punti del green deal

FONTE:

https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_en

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